Le caratteristiche cliniche dei pazienti con recidive asintomatiche di fibrillazione atriale nello studio GISSI-AF


La fibrillazione atriale è un'aritmia comune che ricorre frequentemente dopo il ripristino del ritmo sinusale. In una percentuale consistente di casi, le recidive di fibrillazione atriale sono asintomatiche, rendendo la gestione clinica difficile in relazione sia all'efficacia terapeutica sia al rischio tromboembolico.

Lo studio GISSI-AF ha arruolato 1.442 pazienti in ritmo sinusale con precedenti episodi di fibrillazione atriale.

I pazienti sono stati assegnati in modo casuale a Valsartan ( Tareg ) oppure a placebo, e seguiti per 12 mesi.

Per migliorare la probabilità di rilevare recidive aritmiche, il follow-up aritmico si è basato sia su visite di controllo programmate o correlate ai sintomi sia su trasmissioni elettrocardiografiche transtelefoniche.

L'analisi post-hoc è stata condotta su 1.638 episodi aritmici che si sono verificati in 623 pazienti.

Le recidive asintomatiche di fibrillazione atriale erano presenti nel 49.5% dei pazienti.

All'analisi multivariata, le recidive asintomatiche di fibrillazione atriale erano significativamente associate a una più lunga durata delle aritmie ( odds ratio, OR=1.57; p inferiore a 0.0001 ).

Una più bassa risposta ventricolare ( P inferiore a 0.001 ) e una più lunga durata della recidiva aritmica ( P inferiore a 0.001 ) hanno caratterizzato gli episodi asintomatici.

I pazienti con eventi asintomatici avevano una maggiore probabilità di essere in fibrillazione atriale, al momento del controllo elettrocardiografico ( ECG ), alla fine dei 12 mesi di follow-up ( OR=4.9; P inferiore a 0.001 ).

Inoltre, un più alto punteggio CHADS2 ( insufficienza cardiaca congestizia, storia di ipertensione, età maggiore o uguale a 75 anni, diabete mellito, e storia pregressa di ictus o TIA ) e un uso più frequente di Amiodarone ( Cordarone ), calcioantagonisti, e Digitale caratterizzavano i pazienti con eventi asintomatici, mentre i farmaci antiaritmici di classe 1C sono stati più spesso usati in soggetti con recidive sintomatiche.

In conclusione, le recidive asintomatiche di fibrillazione atriale sono risultate frequenti nella popolazione dello studio GISSI-AF in pazienti che avevano una maggiore probabilità di sviluppare fibrillazione atriale persistente e permanente, e presentavano un aumento del rischio tromboembolico. ( Xagena2011 )

Disertori M, Am Heart J 2011; 162: 382-389



Cardio2011



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